Riduzione dei prezzi per gli utenti
Questo tipo di intervento potrebbe essere attuato attraverso varie misure. Una prima serie è quella che si basa su meccanismi di riduzione diretta dei prezzi, che produrrebbero una riduzione del valore prima facie del servizio. In tal modo, il prezzo fissato dai fornitori di servizi, che copre tutti i loro costi, non corrisponde al prezzo effettivamente pagato dagli utenti che ricorrono al sostegno alla domanda. Essendo guidate dai consumatori, queste misure hanno il vantaggio di non interferire con la struttura dell’offerta e innescano competizione fra i fornitori dei servizi. Inoltre, il sostegno alla domanda può essere fisso (con sussidi flat rate) oppure regolato in base al reddito o alle esigenze degli utenti, per garantire una migliore parità nell’accesso a tali servizi. Possono essere proposti vari strumenti.
- Deduzione fiscale È importante notare che nel caso delle deduzioni fiscali, il costo dei SPF deve essere sostenuto tutto per intero, anticipatamente, dall’utente. Questo potrebbe avere due implicazioni:
- un vantaggio meno tangibile per i potenziali utenti e di conseguenza una minore attrattiva;
- scoraggiare le persone a basso reddito e i soggetti con esonero fiscale. A seconda della natura della deduzione fiscale, potrebbe perfino offrire benefici proporzionali al reddito familiare. Tuttavia, la natura anti-ridistributiva del vantaggio fiscale potrebbe essere superata introducendo un credito fiscale in contanti per le persone il cui reddito è inesistente o troppo basso per beneficiare a pieno dell’indennità.
Un’altra difficoltà affrontata dalle persone a reddito basso è il potenziale vincolo della liquidità quando i sussidi per i SPF non sono erogati ex ante. Infine, vanno presi attentamente in considerazione gli effetti “inerziali” (derivanti dal fatto che alcuni godrebbero di vantaggi fiscali ma avrebbero acquistato comunque i SPF, anche in assenza di deduzioni). A questo scopo, è importante comunicare e riflettere sul valore dei massimali (ad esempio, l’importo massimo di SPF acquistato su cui conteggiare le deduzioni fiscali).
- L’introduzione di un sistema di liquidazione diretta che conceda aiuti alla domanda o all’offerta (soprattutto riequilibramenti fiscali) che possa essere ricevuto in anticipo o al momento dell’acquisto.
- Sussidi sociali implementati soprattutto nel quadro delle politiche di assistenza sociale. La loro efficienza è strettamente collegata al livello delle limitazioni poste su ciò che è acquistabile e/o alle figure che possono essere assunte. I sussidi possono essere erogati attraverso pagamenti in denaro al beneficiario, alla distribuzione di voucher sociali o all’attribuzione di un pacchetto orario di SPF.
- Aiuto finanziario tramite i datori di lavoro degli utenti. Una misura (come la deduzione fiscale per i datori di lavoro, riduzioni sui contributi sociali e distribuzione di voucher per i servizi, fra gli altri) potrebbe puntare a facilitare l’accesso ai SPF attraverso una serie di aiuti finanziari che passino tramite i datori di lavoro degli utenti. In questo modo si può contribuire allo sviluppo del settore SPF e, al contempo, ridurre il carico sui bilanci pubblici. Questo meccanismo di finanziamento innovativo, che coniuga anche fonti di finanziamento diverse, sia pubbliche che private, è particolarmente interessante nell’attuale clima di austerità economica.
In Francia e Regno Unito, con i voucher CESU di pre-finanziamento delle RU e il voucher Assistenza all’infanzia, i datori di lavoro possono garantire ai loro dipendenti un bonus non monetario o un “sacrificio salariale”, che consentono loro di accedere a SPF (solo per l’infanzia nel Regno Unito). In entrambi i casi, i datori di lavoro godono di esenzioni sulla previdenza nazionale o di riduzioni fiscali.
Oltre agli strumenti di riduzione utente-prezzo diretti, potrebbe essere introdotto un altro strumento, che porti a una riduzione indiretta del prezzo dei servizi.
- Apertura/promozione della competizione nel mercato e gestione di vari fornitori (for-profit, not-for-profit, pubblici). Se esiste una gamma di fornitori, è possibile soddisfare una domanda ampia di servizi. Occorre notare che la coesistenza di vari tipi di fornitori (a scopo di lucro, non a scopo di lucro, pubblici) può essere sostenuta in vari modi, ad es. con facilitazioni di credito per le associazioni e fasce fiscali armonizzate per tutti i fornitori.
Casella 1. Misure di deduzione fiscale in Finlandia, Francia e Svezia Finlandia: il credito fiscale denominato “kotitalousvähennys” sugli aiuti domestici concede agli utenti una deduzione/un credito fino a € 2.400 a persona all’anno (€ 4.800) per le spese superiori a € 100 sostenute per acquistare servizi alla famiglia (pulizie, giardinaggio, restauri e riparazioni domestiche, installazione e manutenzione di tecnologie informatiche e per la telecomunicazione in casa) e per servizi assistenziali per anziani o bambini della famiglia. La misura copre o il 45% delle spese quando i servizi sono acquistati da un’organizzazione, o il 15% dei salari e il 100% delle contribuzioni sociali del datore di lavoro quando gli utenti assumono direttamente il lavoratore. L’ammissibilità è limitata agli utenti non supportati da politiche assistenziali. Francia: Gli utenti SPF hanno diritto a una deduzione o a un credito fiscale quando assumono un lavoratore del settore o acquistano servizi da un fornitore approvato. Gli incentivi fiscali ammontano al 50% dei costi, fino a un tetto massimo di € 12.000 per famiglia, pari a un credito effettivo di € 6.000. Il tetto aumenta di € 1.500 (fino a un massimo di € 15.000) per ogni figlio o familiare di età superiore ai 65 anni non indipendente. In caso di tessera di disabilità di uno dei familiari, il tetto arriva a € 20.000. Svezia: il RUT-avdrag (deduzione fiscale per servizi domestici) ammonta al 50% dei costi di manodopera, fino a una soglia massima di circa SEK 50.000 (€ 5.450), equivalenti a una riduzione fiscale massima di SEK 25.000 (€ 2.715) per persona per anno. Ai fruitori di età superiore ai 65 anni è concessa una soglia superiore, pari a SEK 100.000 (€ 10.900). La Svezia ha una caratteristica particolare: ha introdotto un sistema in cui l’utente beneficia direttamente della deduzione fiscale, mentre il fornitore richiede direttamente alle autorità preposte il rimborso del 50% restante. |